Miami🇺🇸

 

Benvenuti nello Stato federale della Florida,
The State of Sunshine, dove splende sempre il sole!

 

Miami si trova nello stato della Florida 🇺🇸 e, nonostante sia la città più conosciuta, non è la capitale, che è invece Tallahassee (voi la conoscevate? 😅). Altre città conosciute della Florida di cui sicuramente avrete sentito parlare: Jacksonville e Orlando, città degli Studios.

La Florida è lo Stato più meridionale degli USA, al confine con l’Alabama e la Georgia, di fronte all’isola di Cuba 🇨🇺. Motivo per cui a Miami parlano quasi tutti spagnolo. L’influenza cubana 🏝️, ma in generale del Centro America, è evidente nei locali, nei ristoranti, nel quartiere di Little Havana con i suoi galli e la famosa Calle Ocho.

Miami si può dire sia divisa in Miami Downtown e Miami Beach, dove si trova South Beach. Questo quartiere popolato da turisti e VIP è famoso per le immense spiagge, il kitesurf 🏄‍♀️, la sabbia bianca, gli alberghi 5 stelle vista mare e i nightclub 🪩.  Zona vivace, giovanile, dinamica. Qui troverai gente di tutto il mondo, una marea di locali dove bere🍹e ballare. A South Beach c’è una bellissima passeggiata all’ombra, sotto le palme 🌴 dove si può fare jogging, andare in bici o sui pattini.

L’acqua dell’oceano, a fine gennaio, era fredda 🥶e non abbiamo visto nessuno fare il bagno. Tantissimi praticavano windsurf e kitesurf o prendevano semplicemente il sole (da vestiti 🥵).

Sebbene fosse fine gennaio c’erano 27 gradi 🔥e con molto piacere, abbiamo sempre girato in pantaloncini e top. Il primo giorno, dopo soli dieci minuti di camminata, mia sorella è dovuta correre a comprare una crema solare perché il sole era fortissimo e si stava già bruciando. Era solamente le 9 del mattino (a 15 però non ha comprato una crema solare 🧴, ma una crema corpo brillantinata… chissà cos’ha letto 🤦‍♀️).

Unico difetto: l’umidità. Ho un ricordo orribile dei miei capelli.. non potete capire le sudate durante la notte. Il meteo in Florida è molto variabile; si passa velocemente da sole e dal caldo a vento e piogge improvvise ☔️. Inutile dire che ci è andata lo stesso benissimo così: abbiamo apprezzato il cappellino da sole e l’estate a gennaio 🎉.

 

Considerando i due giorni di arrivo a partenza per Santo Domingo, abbiamo effettivamente visitato la città in due giorni. Ma è bastato.

  1. DAY ONE: sveglia naturale alle 5 causa jet-leg. Cosa facciamo in ostello? Tanto vale uscire. Passeggiata super piacevole per South Beach, un po’ sulla promenade all’ombra, un po’ lungo la spiaggia🩴. Arrivo a South Beach Pier, il molo che segna la fine di South Pointe Park Pier. Abbiamo poi ripercorso la stessa strada lato interno sta volta, passando per la famosissima Ocean Drive con la casa di Versace e scoprendo tutti i locali e ristorantini 🍻che animano South Beach, dalla cucina italiana a quella sudamericana. Tutti coloratissimi 🌼, con musica in sottofondo e vista macchinone che sfrecciano davanti a chi mangia. Dopo aver mangiato un avocado toast, un waffle con sopra il pollo fritto e due icetea (50 💰) abbiamo chiamato uber e siamo andate a Little Havana in 20 minuti, attraversando un ponte che collega Miami Beach a Miami Downton.
    Siamo arrivate nel quartiere cubano dove sembra proprio di essere a Cuba (così dicono, noi non ci siamo mai state 😂). Galli super teneri che attraversano la strada, tornei di domino tra uomini baffuti 🧔🏽, negozi di sigari e dimostrazioni ovunque, venditore di agua de coco (più bella che buona), negozietti di abiti estivi e colorati e localini con musica latina 🥁dal vivo. Atmosfera molto piacevole.
    Camminata poi fino a Biscay, dove però siamo finite in una zona popolare non molto bella. Abbiamo chiamato uber e c’ha portato a vedere lo skyline di Miami. Musica a palla, gente che ballava in infradito, cocktail di tutti i tipi, gente di tutti i tipi.Dopo aver fatto un po’ di shopping abbiamo cenato nel ristorante a tema Forrest Gump “Bubba Gump Shrimp Co.” (una porzione di maccheroni al formaggio e di gamberetti con salsa coktail di nuovo 50 💰) e, mentre diventava buio la città si stava accendendo. Skyline di Miami bellissimo con ruota panoramica accesa sulla baia. Palchi improvvisati con gente che balla, canta, beve. Maxi schermo con le partite di basket e vista sui grattacieli illuminati 🌃.
  2. DAY TWO: Poiché quello che ci interessava di Miami lo avevamo visto, avevamo prenotato già dall’Italia, attraverso Get Your Guide 💻, l’escursione a Key West, città dell’ultima delle isole che compone l’arcipelago Florida Keys. È anche il punto più meridionale della Florida, distante circa 145 km a nord da Cuba, punto di attracco per immense navi da crociera e famoso per le sue conch house color pastello. Alle 5 del mattino il pullman ci è venuto a prendere vicino all’ostello e ha caricato strada facendo altre persone. Tre ore per andare e tre ore per tornare ma ne è valsa la pena ❤️‍🔥!

 

Panorama bellissimo lungo un ponte, l’Overseas Hihway, circondato dal mare azzurro 💙che ci ha portato all’isoletta. Tempo libero per passeggiare, mangiare pesce 🍤, fare varie attività, prendere il sole, girare per il porto o andare a scoprire il punto più estremo degli Usa, il Sothernmost Point of the Continental U.S.A. Mia sorella, la temeraria, ha fatto parasailing. Io, fifona ma pentita, l’ho aspettata su una panchina in costume. Abbiamo pranzato in un ristorantino con le amache sulla sabbia.

 

Gamberetti e totani fritti con latte di cocco 🥥 con sottofondo musicale. Mia sorella ha ordinato una pinacolada e le hanno chiesto l’ID, proprio come nei film 🎬. Poi abbiamo fatto un giro per i vari locali: galli ovunque 🐔, ventilatori sparati, Sweet Caroline 🎸 a squarcia gola, partite di football americano 🏈, tifosi ubriachi e turisti esaltati.
Pioggia improvvisa e vento da uragano, durato mezzoretta, e poi di nuovo sole 😎.

 

Per entrare a MIAMI ricordarsi di compilare l’ESTA 📝 online che viene rilasciato in meno di 24 ore al costo di 20 dollari circa. Attenzione alle truffe: si apriranno migliaia di siti che vi faranno compilare l’ESTA, ma dovete andare solo su quello ufficiale: https://esta.cbp.dhs.gov/esta (U.S. Customs and Border Protection).

Per internet, tramite l’applicazione Airalo, ho pagato 5 dollari per la sim virtuale 📱(1 giga) per 4 giorni. Eravamo indecise se acquistarla o meno, pensando che avremmo trovato wifi ovunque. A dire il vero però il wifi lo si trovava solo nei ristoranti in cui comunque bisognava consumare, in giro non abbiamo quasi mai trovato connessione gratuita È stato fondamentale avere internet per poter contattare uber 🚖. Uber è la vita a MIAMI: in pochissimi minuti arriva un macchinone 🚗(sono solo macchinoni negli USA) a prenderti e a portarti dove vuoi. Non c’è l’incombenza della mancia perché la lasci, se vuoi, tramite l’applicazione, dove paghi anche anticipatamente il servizio. È veramente la cosa più comoda che esista. Taxi o mezzi di trasporto non ne abbiamo mai presi.

Per l’alloggio, consiglio uno degli ostelli di South beach. Nel nostro ostello, Freehand Miami, Freehand Miami a due passi dalla passeggiata di South Beach, ci siamo trovate benissimo.

Dotato di piscina esterna 👙con tavolini e sdraio, colazione e macchinette a disposizione, ogni sera organizzava feste, serata cinema, karaoke, lezioni di yoga 🧘‍♀️e tanto altro.

 

Con un giorno in più si può fare l’escursione alle Everglades, e volendo alle Bahamas. Noi ci abbiamo pensato dopo purtroppo. Ma le Bahamas le abbiamo viste dall’aereo.

Prossima volta 🤩

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